Super Bonus 110 aggiornamento 2023

Marzo 27, 2023

L’entrata in vigore del nuovo decreto legge n.11/2023 ha prodotto una serie di modifiche in materia di agevolazioni fiscali. La nuova normativa mira a realizzare degli incentivi nel settore dell’efficienza energetica, inoltre il legislatore è intervenuto stabilendo l’abolizione della cessione del credito di imposta, considerata scarsamente sostenibile economicamente avendo un riverbero negativo sull’entità del debito pubblico. Per ovviare alla crescita del debito pubblico, il legislatore ha inteso fare leva sulla misura della detrazione fiscale, uno strumento maggiormente sostenibile dal punto di vista economico che costituisce lo strumento d’accesso per ottenere il bonus. Andiamo ora a vedere quali sono i principali aspetti sanciti dal nuovo decreto legge n.11/2023, dei quali occorre tenere conto.

Cosa cambia con il nuovo decreto?
Come già accennato in precedenza, una delle prime conseguenze riguarda la cessazione del credito di imposta, infatti con la nuova normativa è prevista un’unica opzione a cui fare riferimento per richiedere (e ottenere) la possibilità di accedere al bonus: la detrazione fiscale. Con ciò si è voluto porre fine al credito di imposta, provocando di conseguenza un vero e proprio stravolgimento nel settore dei bonus fiscali. Nello specifico, l’importo detraibile è dilazionato in una serie di rate di uguale importo la cui entità (nel complesso) va a determinare uno sconto sull’importo totale da corrispondere.

Per cosa viene concesso il bonus?
La concessione del bonus riguarda la realizzazione di varie tipologie di interventi, per esempio in campo edilizio è possibile richiedere il bonus per effettuare dei lavori di ristrutturazione, oppure per procedere all’installazione di totem (o colonnine) energetiche con lo scopo di incentivare l’utilizzazione di fonti energetiche più sostenibili. Proprio il tema della sostenibilità rappresenta un aspetto caratterizzante la nuova normativa, infatti il legislatore ha rimarcato l'importanza di elaborare interventi normativi miranti a incentivare la transizione energetica così da favorire l’abbandono di vecchi modelli di approvvigionamento.

Alcune conseguenze derivanti dalla nuova normativa
Oltre ad aver imposto un vero e proprio stop al credito di imposta, ci sono altri aspetti di cui occorre tenere conto. Tra questi si segnala la possibilità di ottenere una deroga per la realizzazione di tutti quegli interventi per i quali è stata inoltrata la comunicazione di inizio lavori, infatti qualora la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) sia stata presentata in data antecedente l’emanazione del decreto, i soggetti beneficiari continueranno a usufruire del bonus ma solo per la realizzazione di interventi differenti da quelli già operati dagli altri condomini. Sempre a livello condominiale, oltre alla CILA, per la creazione/modifiche delle opere si rende necessario disporre della delibera sull' inizio dei lavori di manutenzione.
Tra le altre conseguenze normative si segnala come il decreto legge abbia avuto un riverbero sull’elaborazione di tutti quei progetti relativi all’acquisto dei crediti da parte delle Regioni e degli enti locali. Infatti, con l’eliminazione della cessione del credito di imposta, il governo, e in particolare il Ministero dell’Economia, ha voluto sottolineare la necessità di porre un freno alla crescita del debito pubblico varando delle misure economiche il cui obiettivo primario è quello di gestire in maniera oculata la concessione di bonus, e in generale tutti quegli interventi di agevolazione fiscale che debbono mostrarsi in sintonia sul piano della sostenibilità finanziaria.

Il bonus 110 nel 2023: scopo, oggetto e accesso alla misura


Il superbonus (così come le altre misure di carattere fiscale) hanno anche lo scopo di massimizzare la sostenibilità energetica attraverso la progressiva riduzione dei consumi. Queste misure non sono in grado da sole di assicurare ai richiedenti la massimizzazione del risparmio, infatti è proprio per tale ragione che insieme alla concessione dei bonus, il governo ha ribadito l’importanza di elaborare delle politiche economiche capaci di provocare una contrazione del prezzo relativo all’acquisto dell’energia.
Per quanto concerne le scadenze temporali relative alla concessione del superbonus, si ricorda che tramite la legge di bilancio la validità del superbonus è stata estesa fino a dicembre 2023. Nello specifico la misura percentuale (relativa alla copertura delle spese di realizzazione delle opere) varia in base all’entità delle spese che si sono sostenute per la realizzazione degli interventi. In riferimento alle spese sostenute fino al 31 dicembre del 2023 il bonus è del 110%, mentre per le spese sostenute fino al 2024 il bonus è fissato al 70%, tale percentuale diminuisce fino al 65% per le spese sostenute nel 2025.
Sul piano dell’accessibilità il bonus è aperto sia alle persone fisiche che ai condomini che intendano realizzare opere su edifici composti da due fino a quattro immobili. Gli edifici debbono risultare singolarmente accatastati anche qualora appartengano a un solo proprietario o che risultino in comproprietà. In base a quanto previsto dalla normativa, non potendo più fare ricorso alla cessione del credito di imposta, la relativa quota catastale viene scaglionata in quattro quote annuali. Per ulteriori informazioni e news di carattere giuridico, amministrativo e tecnico si rimanda alla consultazione del seguente sito internet: https://studioaccsrl.com/, la cui visita è vivamente consigliata se si vuole essere costantemente aggiornati in materia.

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